Enogastronomia

Pecorino di Amatrice: amore al primo assaggio

Indispensabile per preparare l'autentica Amatriciana, si differenzia da quello Romano per un sapore meno forte ma più piccante

Ha dell'incredibile la quantità di prelibatezze diffuse nella sola area di Amatrice, in provincia di Rieti. Tra di esse, come non citare il pecorino? Lavorato secondo un'antica ricetta tramandata oralmente di generazione in generazione, il pecorino di Amatrice si è meritato la qualifica di Prodotto Agroalimentare Tradizionale (P.A.T.).

No, non è come quello romano

Quando si parla di pecorino relativamente alla regione Lazio, si pensa subito a quello romano. Ma il pecorino amatriciano fa storia a sé, differenziandosi dal "cugino" capitolino sotto molteplici aspetti. Innanzitutto, ha un sapore meno forte che, più che sul salato, vira sul piccantino. Poi, viene confezionato in forme più piccole e il loro colore giallo dorato è dovuto alla caratteristica salamoia di olio e aceto in cui il formaggio è posto a stagionare. Secondo la tradizione, il pecorino si prepara con il latte crudo in primavera e stagiona per un periodo variabile tra i tre e i dodici mesi.

Non c'è Amatriciana senza pecorino di Amatrice

Il pecorino di Amatrice deve gran parte del suo prestigio ai popolarissimi spaghetti all'Amatriciana. La riuscita di questa ricetta leggendaria dipende, infatti, dal meglio della della gastronomia locale, visto che il sugo vede protagonisti proprio il pecorino e il guanciale di Amatrice.

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