Storia

Amatrice dalla Preistoria all'Età Moderna

Il territorio di Amatrice fu abitato fin dalla preistoria. La sua favorevole posizione nel Lazio, vicino l'antichissima via Salaria, garantì al territorio un costante sviluppo e la nascita di numerosi insediamenti fin dall'epoca preromana. Guerre locali e di indipendenza impegnarono la città fin dal 1265, quando fu annessa al Regno di Napoli, e per buona parte della storia moderna

La conca di Amatrice (Rieti, Lazio) vide il sorgere di insediamenti umani fin dalla preistoria. Nell'epoca preromana, grazie alla sua strategica posizione, vicino l'antichissima via Salaria, il territorio giunse ad un eccellente sviluppo, testimoniato dal ritrovamento di reperti archeologici quali tombe e resti di edifici.

In epoca romana, il territorio del comune di Amatrice veniva chiamato con il nome "Summa Villarum". Con l'invasione dei Longobardi del 578 d.C., Amatrice entra a far parte del Ducato di Spoleto e, nello specifico, nel Comitato di Ascoli.

In epoca medievale la città venne annessa al regno di Napoli ( 1265), ma intollerante nei confronti del re Carlo d'Angiò, tentò di ottenere l'indipendenza attraverso numerose ribellioni.

Durante la storia moderna Amatrice fu impegnata in una serie di lotte con città e castelli. Tra i principali nemici si ricordano l'Aquila, Norcia e Arquata. Sempre in questo periodo storico passò sotto il controllo degli Orsini (1582-1692 ) e in seguito dei Medici (fino al 1737).


Nella foto: veduta del borgo di Amatrice (Rieti, Lazio). Da gransassolagapark.it.

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